Lombardia
Descrizione
Nel mondo i resti fossili di pterosauri, rettili volanti del Mesozoico, sono piuttosto rari, per questo la scoperta, a Cene (Bergamo) nel 1973, di Eudimorphodon ranzii, in rocce del Triassico Superiore (Norico) risalenti a circa 220 milioni di anni fa, ha costituito un tassello fondamentale per la paleontologia italiana e internazionale.
Al momento del ritrovamento, Eudimorphodon rappresentava il rettile volante più antico conosciuto, permettendo agli studiosi di retrodatare di circa 20 milioni di anni la comparsa degli pterosauri e l’inizio della capacità di volo nei vertebrati. Ancora oggi, dopo oltre cinquant’anni dalla sua scoperta è uno tra i più antichi esemplari conosciuti e studiati.
Lo scheletro, appartenente a un adulto, mostra un eccezionale stato di conservazione ed è stato ritrovato in connessione anatomica. La qualità del ritrovamento ha rivelato dettagli essenziali per attestare la sua capacità di volare: ossa cave e alleggerite, insieme a lunghe falangi negli arti anteriori a sostegno del patagio (la membrana alare), testimoniano l’efficacia di Eudimorphodon come rettile volante.
Questo pterosauro fu uno delle 21 nuove specie tra rettili, pesci e crostacei provenienti dal giacimento di Cene: questa grande varietà di reperti, e il loro perfetto stato di conservazione, ha portato innanzitutto a far riconoscere questo sito paleontologico quale Geosito di rilevanza mondiale e inoltre, in un’ottica di valorizzazione, a farlo diventare il primo “Parco paleontologico” italiano.
Classificazione e confronto dimensionale
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Ordine: †Pterosauria
Famiglia: †Eudimorphodontidae
Sottofamiglia: †Eudimorphodontinae
Genere: †Eudimorphodon
Specie: †Eudimorphodon ranzii
Zambelli, 1973

Scala del Tempo Geologico
- ERA: Mesozoico
- PERIODO: Triassico
- EPOCA: Triassico Superiore
- ETÀ: Norico (227-208,5 Ma)
Luogo di ritrovamento
Localita Cava Ratta, Cene (BG)
Luogo di esposizione
Museo Civico di Scienze Naturali "E. Caffi" di Bergamo
Numero di catalogo:
MCSNB2888
Galleria
La Dottoressa Annalisa Aiello introduce il reperto di Eudimorphodon e racconta brevemente la sua importanza.
Video realizzato da Paolo Magliocco.
Ricostruzione del cranio di Eudimorphodon. La dentatura da predatore, composta da 114 denti conici, terminanti con una o più punte che si dispongono verso l’esterno come a formare una gabbia, e il ritrovamento dei resti fossili del suo ultimo pasto associato (coprolite) con all’interno scaglie fanno propendere per una dieta piscivora.
L'angolo della paleoarte
Ricostruzione 3D realizzata da Fabio Manucci.
Per saperne di più:
- Dalla Vecchia F.M. (2004). A review of the Triassic pterosaur record. Rivista Museo Civico di
Scienze Naturali E. Caffi di Bergamo, 22: 12-29. - Dalla Vecchia F.M. (2013). Triassic pterosaurs. In Nesbitt S.J., Desojo J.B. & Irmis R.B. (eds),
Anatomy, phylogeny and paleobiology of early archosaurs and their kin. Geological Society of
London Special Publication, 347: 119-155. - Dalla Vecchia F.M. (2014). Gli Pterosauri triassici. 319 pp. Museo Friulano di Scienze Naturali,
Udine. - Pinna G. (1993). The Norian reptiles of Northern Italy. Paleontologia Lombarda, 2: 115-124.
- Renesto S. (1993). An isolated sternum of Eudimorphodon (Reptilia, Pterosauria) from the Norian
of Bergamo Prealps (Lombardy, Northern Italy). Rivista Italiana di Paleontologia e Stratigrafia,
99: 415-422. - Unwin D.M. (2004). Eudimorphodon and the early history of pterosaurs. Rivista del Museo Civico
di Scienze Naturali E. Caffi di Bergamo, 22: 39-46. - Wild R. (1978). Die Flugsaurier (Reptilia, Pterosauria) aus der Oberen Trias von Cene bei
Bergamo, Italien. Bollettino della Società Paleontologica Italiana, 17: 176-256. - Zambelli R. (1973). Eudimorphodon ranzii gen. nov. sp. nov., nuovo pterosauro triassico.
Rendiconti dell’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, Classe B, 107: 27-32.
Crediti e ringraziamenti
Un sentito ringraziamento per la condivisione del materiale multimediale utilizzato in questa pagina va alla Dottoressa Annalisa Aiello del Museo Civico di Scienze Naturali “Enrico Caffi” di Bergamo.