Valle d’Aosta

Pinus cf.

uncinata

Impronta di pigna fossile

Descrizione

Data la scarsità di reperti fossili nella regione, quest’impronta dal profilo straordinariamente conservato rappresenta un esempio emblematico delle particolari condizioni di fossilizzazione nel travertino di Vetan (Saint-Pierre), dove sono stati ritrovati anche altri resti, a formare un’interessante flora del passato: una decina di pigne, alcuni tronchi e numerose foglie aghiformi di conifere.

L’attribuzione di questo reperto rimane tuttavia incerta: la presenza di una corta porzione di peduncolo farebbe propendere per Pinus uncinata, anziché per P. sylvestris, caratterizzata da peduncoli più lunghi e obliqui. Non si esclude però che nel deposito di Vetan possano essere presenti fossili di entrambe le specie; i caratteri finora osservati risultano troppo sfumati per una determinazione sicura a Pinus uncinata. Saranno dunque necessarie analisi più approfondite per chiarire l’attribuzione del reperto a livello di specie.

Attualmente Pinus uncinata è assente nelle immediate vicinanze del sito, dove prevalgono i larici. L’importanza del ritrovamento, quindi, non risiede solo nella singola pigna, ma nella ricca associazione fossile e nei depositi in cui è conservata. La presenza di questa specie insieme ad estesi depositi di travertino, una roccia calcarea, testimonia un clima più caldo dall’attuale nell’area di ritrovamento e compreso tra i 9 000 e 5 000 anni fa (optimum climatico olocenico).

Classificazione e confronto dimensionale

Regno: Plantae

Divisione: Pinophyta

Classe: Pinopsida

Ordine: Pinales

Famiglia: Pinaceae

Genere: Pinus

Specie: Pinus cf. uncinata
Ramond ex DC. 1805

  • ERA: Cenozoico
  • PERIODO: Quaternario
  • EPOCA: Olocene
  • ETÀ: Groenlandiano-Nordgrippiano (11000-4200 anni fa)

Età caratterizzate da un optimum climatico, ossia un periodo favorevole per la crescita e lo sviluppo di molte specie, seguito poi da una graduale diminuzione delle temperature fino a circa 2000 anni fa.

Vetan (AO)

Museo di Scienze Naturali Efisio Noussan

Numero di catalogo:

in corso di definizione

Per saperne di più:

  • Bertolino D., Martinetto E., 2023. Documenti per un catalogo dei siti fossiliferi della Valle d’Aosta. Rev. Valdôtaine Hist. Nat. 77: 93-110.
  • Forno M.G., Gianotti F., Gattiglio M., Pelfini M., Sartori G. & Bollati I.M. (2022). How can a complex geosite be enhanced? A landscape-scale approach to the deep-seated gravitational slope deformation of Pointe Leysser (Aosta Valley, NW Italy). Geoheritage, 14: 1-33.
  • Pini R., Aceti A., Badino F., Maggi V., Orombelli G., Raiteri L. & Ravazzi C. (2011). High-altitude environments and glaciers fluctuations in the western sector of the Aosta Valley during the Holocene. Il Quaternario, Italian Journal of Quaternary Sciences, 24: 117-119.
  • Pini R., Guerreschi A., Raiteri L. & Ravazzi C. (2013). Preistoria degli ambienti d’alta quota in Valle d’Aosta. Primi risultati di indagini paleobotaniche e archeologiche sull’altopiano del MonteFallère. Bulletin d’Etudes Prehistoriques et Archéologiques Alpines, 23: 2012-2013.
  • Pini R., Ravazzi C., Raiteri L., Guerreschi A., Castellano L. & Comolli R. (2017). From pristine forests to high-altitude pastures: an ecological approach to prehistoric human impact on vegetation and landscapes in the western Italian Alps. Journal of Ecology, 105: 1580-1597.
  • Raiteri L.V.M. (2017). Storie di paesaggi e uomini alle pendici del Mont Fallère nell’Olocene antico e medio (Saint-Pierre, Valle d’Aosta, Italia). 146 pp. BAR Publishing, Oxford.

Crediti e ringraziamenti

Un sentito ringraziamento per l’autorizzazione e la condivisione del materiale multimediale utilizzato in questa pagina va al Professor Edoardo Martinetto dell’Università di Torino e alla Professoressa Laura Iguera.