Lazio

Palaeoloxodon antiquus
Scheletro completo di proboscidato
Descrizione
Lo scheletro appartiene a un esemplare di sesso maschile di Palaeoloxodon antiquus, l’elefante a zanne dritte, una specie
di elefante molto diffusa in Europa tra il Pleistocene Medio e Superiore, che poteva raggiungere quasi 5 metri di altezza al garrese ed era dotata di zanne lunghe fino a 4 metri .
Questo esemplare, il cui cranio è stato ricostruito a causa di una marcata deformazione, ha un’età stimata di circa 400.000 anni. Fu rinvenuto negli anni Cinquanta in un sito nei pressi di Grotte Santo Stefano, in provincia di Viterbo, dallo staff del Museo di Geologia e Paleontologia di Roma, dove nel 1970 venne riassemblato. Nello stesso sito, nel 1941, era già stato rinvenuto un altro scheletro quasi completo appartenente a un individuo della stessa specie, ritenuto di sesso femminile, oggi conservato presso il Museo G. Doria di Genova.
La definizione del sesso dei due esemplari si basa su specifici caratteri anatomici, tra cui le dimensioni del cranio e del bacino, le proporzioni delle ossa della mano e dell’atlante, la prima vertebra cervicale. Tuttavia l’attribuzione presenta un certo grado di incertezza e saranno probabilmente necessarie ulteriori indagini.
Le analisi condotte sui molari, fortemente usurati, hanno inoltre permesso di stimare l’età di entrambi gli individui, che risulta compresa tra i 35 e i 40 anni.
Classificazione e confronto dimensionale
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Ordine: Proboscidea
Famiglia: Elephantidae
Genere: †Palaeoloxodon
Specie: †Palaeoloxodon antiquus
Falconer & Cautley, 1847

Scala del Tempo Geologico
- ERA: Cenozoico
- PERIODO: Quaternario
- EPOCA: Pleistocene
- ETÀ: Chibaniano (0,78-0,13 Ma)
Luogo di ritrovamento
Grotte Santo Stefano - Fonte Campanile (VT)
Luogo di esposizione
MUST (Museo Universitario di Scienze della Terra), Sapienza Università di Roma
Numero di catalogo:
MPUR/U B
- Palombo M.R. & Villa P. (2003). Sexually dimorphic characters of Elephas (Palaeoloxodon)
antiquus from Grotte Santo Stefano (Viterbo, Central Italy). Deinsea, 9: 293-315.
Crediti e ringraziamenti
Un sentito ringraziamento per la condivisione del materiale multimediale utilizzato in questa pagina va al Dottor Alfio Moscarella, al Dottor Enrico Sacco e al Professor Raffaele Sardella dell’Università degli Studi di Roma.