Puglia
Descrizione
Scoperto nel 1999 dal professor Umberto Nicosia e dai suoi collaboratori nei pressi di Altamura, il sito di Cava Pontrelli, ospita circa 26 000 impronte e numerose piste, rendendolo probabilmente il luogo con la maggior concentrazione di orme di dinosauro al mondo.
L’analisi delle tracce ha consentito di istituire un nuovo icnogenere, Apulosauripus e una nuova icnospecie, Apulosauripus fredericianus. In paleontologia, il prefisso icno- (dal greco “ἴχνος”, traccia) viene utilizzato proprio per descrivere il comportamento di organismi sulla base delle sole tracce fossilizzate.
Grazie alla buona conservazione di vari caratteri anatomici, si ritiene che le impronte di Apulosauripus siano state lasciate da un dinosauro ornitopode della famiglia Hadrosauridae, comunemente detti “dinosauri a becco d’anatra”. Nella cava si rinvengono anche piste attribuibili ai nodosauridi, dinosauri corazzati dotati di osteodermi che coprivano gran parte del loro corpo.
L’importanza di Cava Pontrelli va oltre il suo fascino e la sua unicità: fino a non molto tempo fa si credeva che, nel Cretacico Superiore, la penisola italiana fosse interamente sommersa dal mare. La scoperta di queste piste dimostra invece la presenza di piattaforme continentali di mare basso, che permettevano a grandi rettili terrestri di spostarsi da una zona all’altra. Grazie a queste testimonianze, oggi abbiamo un quadro molto più chiaro della paleogeografia “dell’Italia” di 80 milioni di anni fa.
Classificazione e confronto dimensionale
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Superordine: Dinosauria
Ordine: †Ornitischia
Sottordine: †Ornithopoda
Famiglia: †Hadrosauridae
Icnogenere: †Apulosauripus
Icnospecie: †Apulosauripus federicianus
Nicosia et al., 1999

Scala del Tempo Geologico
- ERA: Mesozoico
- PERIODO: Cretacico
- EPOCA: Cretacico Superiore
- ETÀ: Campaniano (83,6-72,1 Ma)
Luogo di ritrovamento ed esposizione
Cava Pontrelli, Altamura (BA)
Numero di catalogo:
ACDL99/3
Galleria
Video descrittivo della Cava di Altamura realizzato in occasione della Notte dei Ricercatori.
Su gentile concessione della Professoressa Angela Girone dell’Università di Bari.
Serie di impronte in dettaglio. Si noti come le piste siano formate da coppie dette manus-pes.
L'angolo della paleoarte
- Nicosia U., Marino M., Mariotti N., Muraro C., Panigutti S., Petti F.M. & Sacchi E. (2000). The Late
Cretaceous dinosaur tracksite near Altamura (Bari, southern Italy). II – Apulosauripus federicianus
new ichnogen. and new ichnosp. Geologica Romana, 35: 237-247. - Sacco E., Petti M.F., Antonelli M., Conti I., Spalluto L., Sabato L., Tropeano M., Festa V., Montrone
G., Petruzzelli M., Cardia S., Marino M., La Perna R., Marsico A., Piscitelli A., Barracane G. &
Francescangeli R. (2021). Geothematic map and ichnological study of the Altamura dinosaur
tracksite (Early Campanian; Apulia, Southern Italy). In Rossi V., Fanti F., Barbieri G., Cavalazzi B. &
Scarponi D. (eds), Paleodays 2021. Abstract Book del XXI Convegno della Società
Paleontologica Italiana, live virtual edition, University of Bologna: 74. - Laviano A. & Guarnieri G. (1991). Rudists as a tool for paleoenvironmental reconstruction in
Apulia (Italy). Atti Accademia Peloritana dei Pericolanti, 67: 45-75. - Petti F.M., Antonelli M., Sacco E., Conti J., Petruzzelli M., Spalluto L., Cardia S., Festa V., La Perna
R., Marino M., Marsico A., Sabato L., Tropeano M., Barracane G., Montrone G., Piscitelli A. &
Francescangeli R. (2022). Geothematic map of the Altamura dinosaur tracksite (early
Campanian, Apulia, southern Italy). Geological Field Trips and Maps. 14: 1-19.
Crediti e ringraziamenti
Un sentito ringraziamento per la condivisione del materiale multimediale utilizzato in questa pagina va ad Andrea Zazzera dell’Università di Bari. Suoi anche i crediti dell’illustrazione paleoartistica.
Grazie anche alla Professoressa Angela Girone dell’Università di Bari per il sostegno e la collaborazione.