Umbria

Glyptostrobus europaeus

Tronco di pianta fossile

Descrizione

La Foresta Fossile di Dunarobba, risalente a circa 2,5 milioni di anni fa, è unica sia per lo stato di conservazione “mummificato” dei tronchi, in cui cellulosa e la lignina sono ancora abbondantemente presenti, sia per l’elevata diversità di specie vegetali fossili riconosciute tramite foglie, semi, frutti e pollini.

Sul sito si contano oltre 45 tronchi in posizione fisiologica, di cui i più imponenti appartengono a Glyptostrobus europaeus, una conifera affine a cipressi e sequoie. Il reperto vincitore, costituito da un tronco di circa 3,8 m di altezza per circa 3 m di diametro presenta ramificazioni che mostrano una inversione di crescita verso il basso, un naturale accorgimento biomeccanico che aumentava la stabilità del fusto, il cui sviluppo totale poteva raggiungere i 30-35 metri di altezza. Gli apparati radicali si estendevano fino a 10 metri di profondità in depositi argillosi-siltosi che all’epoca dovevano essere fortemente impregnati d’acqua.

A differenza di molte altre foreste fossili europee, quella di Dunarobba è visitabile direttamente nell’area originaria che alcuni milioni di anni fa era un’area lacustre circondata da paludi.

Classificazione e confronto dimensionale

Regno: Plantae

Divisione: Pinophyta

Classe: Pinopsida

Ordine: Cupressales

Famiglia: Cupressaceae

Genere: Glyptostrobus

Specie: †Glyptostrobus europaeus
(Brongn) Heer 1855

  • ERA: Cenozoico
  • PERIODO: Neogene
  • EPOCA: Peistocene
  • ETÀ: Gelasiano (2,6-1,8 Ma)

Parco della Foresta Fossile di Dunarobba, (TR)

Numero di catalogo:
Tronco 4V

Galleria

Dettaglio di una porzione del tronco 4V e, in basso sinistra, un frammento con il colore perfettamente conservato; a destra in basso, una sezione di ramo di Glyptostrobus, oggetto di studio da parte di Bice et al. (2019).

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La foresta fossile ieri

Foto storica di inizio anni ’80 che immortala i tronchi così come si presentavano poco dopo la scoperta. 4V, il tronco vincitore, è cerchiato. Su gentile concessione della Soprintendenza ABAP dell’Umbria.

Foto storica di un altro dei tronchi di Glyptostrobus, il numero 5V.

I tronchi fossili sono considerati dei resti paleontologici “immobili” e pertanto non possiedono un numero di catalogazione ministeriale, ma sono stati individuati e mappati con numeri progressivi, i quali risultano nelle mappe conservate presso la Soprintendenza regionale.

La foresta fossile oggi

Ripresa aerea del territorio di Dunarobba assieme alla Foresta fossile. Ciascun tronco è protetto da apposite tettoie.

Su gentile concessione della Soprintendenza ABAP dell’Umbria.

L'angolo della paleoarte

Per saperne di più:

  • Ambrosetti P., Basilici G., Ciangherotti A.D., Codipietro G., Corona E., Esu D., Girotti O., Lo
    Monaco A., Meneghini M., Paganelli A. & Romagnoli M. (1995). La foresta fossile di Dunarobba
    (Terni, Umbria, Italia centrale): contesto litostratigrafico, sedimentologico, palinologico,
    dendrocronologico e paleomalacologico. Il Quaternario, 8: 465-508.
  • Baldanza A., Sabatino G., Triscari M. & De Angelis M.C. (2009). The Dunarobba Fossil Forest
    (Umbria Italy): mineralogical transformations evidences as possible decay effects. Periodico di
    Mineralogia 78: 51-60.
  • Basilici G. (2008). Vita e morte di una foresta di Glyptostrobus sp. del Pliocene superiore. In: Barili
    A., Basilici G., Cerquaglia Z. & Vergoni S. (eds.), Foresta Fossile di Dunarobba – Ricerche. Ediart,
    Todi, 35-48.
  • Bice D.M., Csank A., Macalady A., Montanari A., Tierney D., Baldanza A. (2019). Paleoclimate
    implications of earliest Pleistocene tree rings from the Dunarobba Fossil Forest, Umbria, Italy. In:
    Koeberl C. & Bice D.M. (eds.) 250 Million Years of Earth History: Celebrating 25 years of the
    Geological Observatory of Coldigioco. GSA Special Papers, 542.
  • Biondi E. & Brugiapaglia E. (1991). Taxodioxylon gypsaceum (Goppert) Krausel in the fossil forest
    of Dunarobba (Umbria, Central Italy). Flora Mediterranea 1: 111-120.
  • Cerquaglia Z. (ed.) (1996). Foresta Fossile di Dunarobba – Ricerche. Ediart, Todi, 106 pp.
  • Martinetto E., Bertini A., Basilici G., Baldanza A., Bizzarri R., Cherin M., Gentili S. & Pontini M.R.
    (2014). The plant record of the Dunarobba and Pietrafitta sites in the Plio-Pleistocene
    palaeoenvironmental context of central Italy. Alpine and Mediterranean Quaternary, 27: 29-72.

Crediti e ringraziamenti

Un sentito ringraziamento per la condivisione del materiale multimediale utilizzato in questa pagina va alla Dottoressa Elena Roscini della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Umbria.

Grazie anche alla Professoressa Angela Baldanza e al Professor Marco Cherin dell’Università di Perugia per il sostegno e la collaborazione.