Sicilia

"Thea"

Homo sapiens

Scheletro di individuo femminile

Descrizione

“Thea” è il fossile più importante presente all’interno della Sala dell’Uomo del Museo Geologico Gemmellaro, parte del Sistema Museale dell’Università di Palermo.

Si tratta dello scheletro di un individuo di sesso femminile, alto circa 1,65 metri e con un’età stimata di circa 30 anni, vissuto circa 14.500 anni fa. Lo scheletro si presenta in uno stato di conservazione eccezionale: è quasi completo e le ossa non mostrano particolari segni di logorio, né evidenze di specifici traumi o patologie che possano averne causato la morte. Questo, unito alla dentatura pressoché perfetta, ha portato alcuni studiosi a ipotizzare che si trattasse di una donna appartenente a un ceto sociale elevato.

Il nome Thea deriva dalla località di ritrovamento, la Grotta di San Teodoro, dove lo scheletro fu scoperto nel 1937. Nella stessa grotta sono stati rinvenuti i resti di altri 7 individui (3 femmine e 4 maschi), tutti associati a tracce di inumazione, ovvero la pratica funeraria che prevede la sepoltura dei defunti in fosse scavate nel terreno. Attorno allo scheletro di Thea sono stati trovati manufatti  che costituivano un corredo funebre: strumenti litici e dodici canini di cervo, probabilmente appartenenti ad una collana.

Lo scheletro di Thea rappresenta, ad oggi, anche la testimonianza più antica di Homo sapiens in Sicilia e per questo rappresenta un tassello fondamentale per la ricostruzione delle fasi iniziali del popolamento dell’isola da parte di nostri antenati.

Classificazione e confronto dimensionale

Regno: Animalia

Phylum: Chordata

Classe: Mammalia

Ordine: Primates

Famiglia: Hominidae

Genere: Homo

Specie: Homo sapiens Linnaeus, 1758

  • ERA: Cenozoico
  • PERIODO: Quaternario
  • EPOCA: Pleistocene
  • ETÀ: Pleistocene Superiore (0,13-0,012 Ma)

Grotta di San Teodoro, località Acquedolci (ME)

Museo Geologico Gemmellaro, Sistema museale dell'Università di Palermo

Numero di catalogo:
MGUP-ST1

Galleria

Ripercorri i passaggi che hanno portato alla ricostruzione dell’aspetto di Thea, reso possibile dalle tecniche di antropologia forense 3D.

Step 1: si ricostruisce tridimensionalmente lo scheletro partendo dalle ossa esistenti

Step 2: si aggiungono le parti scheletriche mancanti.

Step 3: si aggiungono muscoli e tessuti molli.

Step 4: si ultima la ricostruzione con pelle, capelli e abiti.

Ricostruzione di Thea assieme a un individuo maschio in un diorama situato all'interno della sala dell'uomo del Museo Geologico Gemmellaro di Palermo.

Per saperne di più:

  • Aimar A. & Giacobini G. (1989). A new Upper Paleolithic human skull from the cave of San
    Teodoro (Messina, Sicily). In Giacobini G. (ed), Hominidae. Proceedings of the 2nd International
    Congress of Human Paleontology, Jaca Books: 495-499.
  • Alciati G., Pesce Delfino V. & Vacca E. (2005). Catalogue of Italian fossil human remains from the
    Palaeolithic to the Mesolithic. Journal of Anthropological Sciences, 84: 1-184.
  • Bigazzi R., D’Amore, G., Tartarelli, G., Di Patti, C., Burgio, V. & Sineo, L. (2001). Analisi antropologica
    di reperti scheletrici da depositi paleolitici in provincia di Palermo. In Tagarelli A. (ed), Lo studio
    dell’uomo verso il Terzo Millennio. Riassunti, Pubblisfera: 203-204.
  • D’Amore G., Di Marco S., Tartarelli G., Bigazzi R. & Sineo L. (2009). Late Pleistocene human
    evolution in Sicily: comparative morphometric analysis of Grotta di San Teodoro craniofacial
    remains. Journal of Human Evolution, 56: 537-550.
  • Fabbri P.F. (1993). Nuove determinazioni del sesso e della statura degli individui 1 e 4 del
    Paleolitico Superiore della grotta San Teodoro. Rivista di Scienze Preistoriche, 45: 219-232.
  • Graziosi P. (1947). Gli uomini paleolitici della Grotta di S. Teodoro (Messina). Rivista di Scienze
    Preistoriche, 3: 123-223.
  • Graziosi P. & Maviglia C. (1946). La Grotta di San Teodoro (Messina). I primi fossili umani paleolitici
    rinvenuti in Sicilia. Notizia preliminare. Rivista di Scienze Preistoriche, 1: 277-283.
  • Mallegni F. (2005). Vado all’Arancio. In Alciati G., Pesce Delfino V. & Vacca E. (eds), Catalogue of
    Italian Human Remains from the Palaeolithic to the Mesolithic. Journal of Anthropological
    Sciences, 83 (Suppl.): 150-151.

Crediti e ringraziamenti

Un sentito ringraziamento per la condivisione del materiale multimediale utilizzato in questa pagina va alle Dottoresse Carolina D’Arpa e Carolina Di Patti del Museo Geologico Gemmellaro del Sistema museale dell’Università di Palermo.